L’edificio settecentesco fu devoluto al Comune per munificenza del patrizio Isidoro De Nunzio. Di originale resta l’antico portale in pietra ed il bassorilievo del leone rampante. L’immobile fu ricostruito dopo il terremoto dell’Irpinia, dedicando particolare cura per gli spazi aperti al pubblico (androne, uffici dell’anagrafe, sala consiliare). L’inserimento di pareti vetrate e la terrazza di copertura offrono una veduta panoramica sull’intera valle del Tammaro.